un libro a bordo vasca. spazzolo la pelle asciutta con un guanto di crine. insisto, con delicatezza. il bicchiere di mandarinetto scaldato col vapore, decorato con una fetta di clementina è pronto. a questo punto metto nell’acqua della vasca, calda e schiumosa, bucce di limone, arancia e mandarino.e non aspetto un minuto di più.
capita che serva raddrizzare una giornata che si è piegata sotto il peso degli eventi. accidenti al ghiaccio, ai cordoli, ai trapezi che si rompono, ai comuni che appaltano, al sale che non si sparge e alla testarda abitudine di passare da strade meno battute. sto finendo il secondo libro scelto fra quelli di Fred Vargas. sto pensando che non posso non leggere anche tutti gli altri. bella scrittura. quasi antropologica nello studio dei caratteri. merita. come io merito stasera di essere ligia al piacere