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sesso orale

che il sesso a parole è praticato molto, ma molto, ma molto e in tutti gli ambienti, spesso a tavola, in compagnia. fra amiche sempre. serve ad avvicinare, a cacciare i momenti di silenzio, a confrontare le esperienze. fra coppie è più scherzoso, meno intimo e a volte più competitivo. non sia mai detto che noi no. e via dicendo. prendi due amiche e siediti a un tavolino,  dopo gli ultimi acquisti, le scarpe che hai trovato, la borsa che ancora la cerchi, le offerte del supermercato, l’ultima specialità cucinata ecco che arriva: ahhh, ma questo è l’unico vizio che mi è rimasto! non si tromba più…e via con i dettagli e le risate e spesso, se siamo fortunate, l’affrontare seriamente il problema di una o dell’altra. ce lo vogliamo dire che il sesso,  quando non c’è, ci manca?

chi si stupisce dalla franchezza delle chiacchiere ha la sfortuna di esser troppo pudica o cresciuta in un ambiente più chiuso. io son diversa, che in casa mia mai si è fatto mistero del legame carnale che c’è fra mamma e babbo. e i baci, mai sprecati, ma a mucchi se ne scambiavano, mercificati proprio. dammi un bacio che io porto fuori la spazzatura, una pacca sul sedere e via.e il mio babbo che per scerzo la chiedeva a tutte le clienti della mamma e le risate che ci facevamo! poi se mamma facceva gli occhiacci …si ritirava mestamente,  la romagnolità è anche questa. ecco perchè il mio stupore che qualcuno si ritragga a certi argomenti naturali. i dialoghi alla sex&thecity, telefilm che io adoro e del quale molte battute so a memoria, sono lo scambio quotidiano, che si confrontano su un tema che è di tutti.

e a sentire le ultime di cronaca,  molto più di tutti di quanto potessimo pensare. peccato appunto che sia più il sesso parlato di quello praticato e peccato non essere al posto del presidente che a lui gli si perdona tutto no?  quando andai dal mio ginecologo a chiedere perchè fossi così spenta e a mettere sul tavolo le mie incertezze e la mia richiesta d’aiuto che non avrei voluto aver già raggiunto la pace dei sensi rispose senza sorriso: signora è sposata da oltre vent’anni? è ora di cambiare. una barzelletta? no guardi secondo me ho la prolattina troppo alta, il testosterone basso c’è qualcosa che non va. lui niente, -si ascolti di meno- mi disse. ho cambiato medico. e mi sono informata di più. non abbiamo problemi noi a raccontare dei periodi bui,  si contano sia  bassi che alti, momenti di crisi ma non solo, momenti in  cui ci si sente fratelli e a tutto pensi tranne che a quello; poi ci sono i periodi di calo ormonale, da una parte e dall’altra, fortuna se coincide…poi ci sono periodi che non si pensa ad altro (ma quanto è pazzesco quel periodo) come quando smisi di allattare, poi c’è il buio dopo un dispiacere. e sempre a parlarne a riderne a cercare di capire se sei solo tu la strana o se è mal comune e quindi mezzo gaudio. poi ci sono i viaggi fantastici, i libri che ti fanno sognare e il profumo dell’aria che sembra annunciare che la primavera sta aspettando sotto litri di acqua di tornare a inebriare. e lo vogliamo dire quanto ci manca? e lo vogliamo dire quanto è importante? e allora faccio un sondaggio e chiedo. ma voi la sentite la primavera? io si. anche se il grigio impazza ancora marzo è alle porte, si comincia a organizzare il folkfestival, a fare progetti e a soddisfare la tavola…come al solito si comincia da quello che si può…io ricomincio con

il piccante nel piatto

una pentola d’acqua a bollire e in padella un filo d’olio evo, una decina di rondelle di porro, uno spicchio di aglio, un peperoncino, dolcemente a dorare.

poi la passata che ho passato ad agosto. un bottiglino stile succopago. butto 3 etti di penne nell’acqua salata. la lascio al dente e faccio scolare allo sparso. gli chiedo di tirare la pasta in in padella e lui mi risponde che basta metterla senza tirarla…a fatica e pasticciando, fra un mio moccolo e l’altro, impiatta, aggiungo io il prezzemolo fresco alla fine che a lui fa fatica… e allora glielo dico, fare sesso sicuro è meno pericoloso, che a volte gli spermatozoi sono avariati… tanto lo sparso lo sa…che è tutto amore!

ps: gli occhiali mi hanno dato lo spunto alla riflessione…quindi occhio…

pps: nelle case dei contadini sta per iniziare lom a merz – sono pronta a bruciare.

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Spaghetti a.o.p. come se piovesse

Domenica ore 12. Sento passi per le scale, mugugni indistinti e borbottii. Ahi! Ci siamo svegliati presto. E all’improvviso vanno a rotolo tutti i programmi.

Sono anni oramai che non si alza a pranzo la domenica.

“Pranzi con noi?” LUI “a che ora pranzate”

“pensavo di andare a correre, quindi…” LUI “2 spaghetti aglio e olio?”

Alle 13e30 sono partita, 40 minuti di corsa, una delle cose alle quali non potre rinunciare. Alle 14e20 ho buttato 400 grammi di pasta per tre persone. Se non cedevo i miei 50 grammi a uno dei due affamatissimi forse oggi non la raccontavo. E Pà mi ha tenuto il muso lungo perchè era poca.

Ingredienti:

tre cucchiai di olio evo, tre spicchi di aglio, due peperoncini rossi sbriciolati. 400 grammi di spaghetti De Cecco, pangrattato.

Preparazione

Cuocio la pasta, la scolo e la butto nel condimento sul fornello acceso. Appena sfrigola spengo e cospargo con pangrattato.

Servo nei piatti e li guardo sparire.

 

 

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